Il sorprendente mondo dello Zero: Emancipazione del primo Cardinale (en Italiano)
Reseña del libro "Il sorprendente mondo dello Zero: Emancipazione del primo Cardinale (en Italiano)"
All'atavica convinzione che lo Zero sia equiparabile al concetto di Nulla, qui si contrappone una nuova convinzione. Lo Zero è il mondo, l'uovo primordiale che la vita contiene, che ogni cosa contiene. Il simbolo grafico dello Zero si distingue dalla lettera O proprio dandogli una speciale forma ovale. Come un uovo, appunto. Il lettore è accompagnato a comprendere la pienezza dello Zero. Uno Zero infinito, di infinita bellezza, che contiene infiniti insiemi infiniti. Non è una dimostrazione matematica, sarebbe come voler dimostrare matematicamente l'esistenza di Dio (anche se molti ci hanno provato e ci provano tutt'ora), ma piuttosto un processo indiziario. Si esplorano indizi, tanti e tratti da svariati ambiti. Si parte dalla storia dei numeri nelle diverse civiltà e dai vari sistemi di numerazione. Facile, per esempio, pensare alla nascita di un sistema di numerazione a base dieci, ma perché i Sumeri scelgono un sistema a base 60? Far di conto con base 60 è davvero molto, molto più complicato. Gli antichi romani non avevano l'esigenza del numero Zero e non concepivano i numeri negativi. Chi ha introdotto per primo questi concetti? Il povero Zero, una volta nato, per secoli, fin anche ad oggi, è stato oggetto di interpretazioni diverse, spesso in antitesi tra loro. E meno male che si tratta di uno... Zero. Tanti sono stati coinvolti: filosofi, teologi, matematici. Questo testo contiene un faldone di indizi, e tanti indizi possiamo considerarli una prova per arrivare a proclamare, finalmente, la pienezza dello Zero, rigettando la frequente opinione che non valga Nulla. Riscattato lo Zero, si riscattano con esso tutti quelli che almeno una volta nella vita qualcuno ha considerato un niente. Fortunato chi Zero lo è davvero. Perché in esso è ogni cosa, ancora prima che sia. Come marmo pregiato per lo scultore Michelangelo Buonarroti, che vedeva le sue opere ancora prima di trarle dalla materia. Come il Nulla dal quale Dio trasse il mondo, l'uomo e tutto il creato. Ora quel Nulla non può essere niente. È più verosimile al Tutto, più vicino allo Zero-universo qui considerato.
